NEUROPSICOMOTRICITÀ
Dott.ssa Ilaria Balzano - Prima Infanzia
Dott.ssa Carolina Simonetti - Seconda Infanzia

RITARDO PSICOMOTORIO,
DISTURBI DELLA COORDINAZIONE MOTORIA,
DISPRASSIA EVOLUTIVA,
DISTURBO DI APPRENDIMENTO VISUO-SPAZIALE

DISGRAFIA

DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE ED IPERATTIVITÀ (ADHD)

DISTURBO DELLA REGOLAZIONE EMOTIVA E DEL COMPORTAMENTO

DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO

PARALISI CEREBRALI INFANTILI (PCI)

DISTURBI SENSORIALI, NEUROMOTORI E NEUROMUSCOLARI

SINDROMI GENETICHE
CHI È IL NEUROPSICOMOTRICISTA
Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva o Neuropsicomotricista è una figura appartenente alle professioni sanitarie che si occupa della VALUTAZIONE, della RIABILITAZIONE e della PREVENZIONE delle alterazioni e delle disabilità dell’età evolutiva (0- 18 anni).
Si distingue per un intervento di tipo globale, attento a considerare, per ogni fascia d’età, l’equilibrio complessivo e l’integrazione di tutte le funzioni e le competenze. Adotta strategie e tecniche la cui efficacia è scientificamente dimostrata e le applica adattandole alle caratteristiche individuali di ciascun bambino, riconoscendo che ogni bambino è uguale solo a se stesso.
Il percorso con il neuropsicomotricista può essere affrontato individualmente oppure con interventi psicomotori di gruppo.
In primo luogo, la terapista osserva e valuta le capacità e le potenzialità del bambino rispetto alla sua età cronologica e mentale. Il fine è quello di identificare punti deboli e punti di forza, coincidenti con le aree dello sviluppo rispettivamente meno e più sviluppate. Successivamente, il terapista progetta ed applica un programma di intervento personalizzato sulla base delle esigenze del bambino e della sua famiglia.
La valutazione neuropsicomotoria ha come obiettivo la definizione del profilo individuale del funzionamento del bambino, evidenziando punti di forza e competenze emergenti.
In questa fase, la terapista valuta le relazioni tra aspetti motori, cognitivi e relazionali del bambino relativamente all'età.
Solitamente questa fase necessita di 3 incontri e viene fatta attraverso:
1) Osservazione qualitativa del bambino nel setting neuropsicomotorio;
2) Utilizzo di test strutturati specifici.
Grazie ad una valutazione neuropsicomotoria periodica, sarà possibile
1) L'elaborazione del profilo funzionale del singolo bambino;
2) La stesura del piano terapeutico individualizzato;
3) La messa in pratica del trattamento neuropsicomotorio attraverso l’attività a mediazione corporea;
4) La verifica periodica dei risultati
In seguito alla valutazione il TNPEE applica un intervento che può essere di tipo
PREVENTIVO
RIABILITATIVO